14 febbraio, 2007

Quanto tempo...


Carissimo Maurizio Amici, nel lontano (ma a me vicinissimo) 1976, costretto all'immobilità da un operazione alla mia gamba-matta, scopro l'esistenza dipersonaggi che vagavano nell'etere in FM. Tra questi, quelli di Radio Hanna.Ne ricordo due in particolare: Maurizio Amici e Anna Pettinelli. Quante ore passate ad ascoltare !!Poi arriva anche Bruno Vilar. Quanta umanità . Legge addirittura dei miei versi in diretta. Mi manda due suoi scrittidedicati e autografati (oggi conservati gelosamente). Poi , ci lascia. Un giorno (quando finalmente posso camminare) Maurizio Amici e AnnaPettinelli mi invitano presso gli studi di Radio Hanna (dove erano??) e ciconosciamo. Che emozione!! In seguito farò radio anche io, farò anche pillole di doppiaggio. Dicevano(e dicono) che la mia voce è unica.Le cose però cambiano: si cresce, arrivano altri obiettivi, ci sono le"necessità", e si appende al chiodo il proprio istinto. Ma i ricordi sono sempre vivi. Ed oggi, trovando per caso il sito di LibereVoci, ho rivisto volti (con anni in più...) che mi hanno dato le stesse emozioni. E mi fa piacere scrivere a te (permettimi il tu), come ad un vecchio amico.Grazie, per ieri e per oggi. Francesco.

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