20 marzo, 2007

Un problema di hardware [04]

Disegno di Laura Zanotti nei primi anni '90 Tutto era pronto, bassa ed alta frequenza.
Alta frequenza: interruttore di sicurezza, modulatore, lineare, cablatura a bozzatura variabile con in mezzo il wattmetro, finestra aperta per la salita dell’RG8 (il grosso cavo del segnale di potenza), in terrazza quattro dipoli aperti non in linea.
Bassa frequenza: due piatti diversi con testine diverse, radio Indesit Bellavoce, piastra Teac con bias modificato per cromo e supercromo, bobine Revox A77 riparato dal DaRRio (non lo conoscete? Ma è quello di “Frenetica allucinazione”, il radiodramma in tre parti che… ma qui si va fuori tema), mixer equalizzatore autocostruito con canale destro venuto diritto e canale sinistro tipo salice piangente, e vaffanculo a chi aveva voluto il pannello trasparente tipo Galaktron (veliricordate iGalaktron, siiiì?).
I jingle pronti, con frasi tipo “Una radio diretta da Leo Sorge!” “Mai coperto, oh…” ed altre minchiate del genere.
Il cast dei trepidi era lì: io, Francesco, il DaRRio, Felice e Marco. Visto che ero il direttore (autonominato, ci avevo messo la moneta) l’accensione spettava a me. Per primo il lineare: vai-- Tutto ok!! Il suo piccolo occhio ci guardava tranquillamente. Non facciamo in tempo a rilassarci, però, perché il wattmetro esterno inizia ad agitarsi come la bilancia di Gerry Scotti prima della pesa. Due ne avevamo, di wattmetri.
“Emmo’?”, mi fa Francesco. Il DaRRio ci pensa un po’, quindi agisce: va sul wattmetro SENZA STACCARE LA CORRENTE, mentre Francesco intuisce e lo ferma fisicamente.
“Cazzo fai, coglione!”
A quel punto capisco anch’io e stacco la corrente. Il DaRRio svita e riavvita il bocchettone e si riparte. Stavolta tutto ok su entrambi i misuratori, fermi come la Stella Polare. Il DaRRio riprende il suo posto e… ricomincia il tremore!
“Ma che hai magnato a pranzo?”
“Mica posso essere io…”
“Cazzo se sei tu!”, gli urlo spostandolo a spinta. Immediatamente l’ago si tranquillizza.
Ci si guarda in faccia, poi scoppio a ridere: “Il ROSmetro!”
“Il rosmarino?”
“Ma no, ecco che dovevo comperare, il misuratore di onde stazionarie, il rosmetro insomma, non il wattmetro! Se t’avvicini troppo al cavo quello non ci capisce più nulla, come te insomma!”
“Sempre io, eddire che il Revozzzz...”
“Ma vaffanculo tu e il Revozzz!”, lo cogliono mentre proseguo, felice. Vai con i jingle dalla Teac: Leosorgeunaradioancherotica! Passa alla bobina… squilla il telefono: prima Franco, poi Giorgio, insomma tutti i futuri intrattenitori stanno lì, sui 99,7, e ci dicono che si sente!
Siamo pronti per il classico giretto: prima fontana di Trevi per rimorchiare, poi il puttantour, sempre con in mano la radio per sentire dove arriva il nostro segnale. Penetriamo Bellavoce con le batterie, l’accendiamo e si parte!
Sotto ci aspetta la Fiesta con i quattro segni di Pischiutta malamente riverniciati. Appena entriamo, Bellavoce si zittisce: diggià?! Il terrore ci attanaglia, quando ci accorgiamo che manca l’antenna!
“E allora?”, dico io?
Tutti zitti.
Anch’io.
Poi scoppio a ridere. Apro il portaoggetti e tiro fuori una cornetta di telefono vuota, che però nel buco del filo ha infilata… l’antenna di Bellavoce!
Il DaRRio mi guarda stupito. Io ridendo, mentre ripristino la situazione corretta, spiego: “Alle americane sembra un radiotelefono! Fai un figurone e se le cose stanno andando male ti crea un break per evitare guai”. Ma il DaRRio non lo sapeva, perché era l’unico che veniva solo al puttantour: anche il suo si diceva fosse un problema di hardware.

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4 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Ah ah ah ah...
Bravo Leo!

12:44 PM  
Blogger leo ha detto...

Scalia> Grazie!
Clementina> Fino al 1982; poi arrivò Gianni Naso che voleva fare le cose sul serio (i turni di 4 ore da fonico) e io ci avevo già il patentino da pubblicista, quindi decisi di digitare anziché ciarlare...

8:31 PM  
Blogger leo ha detto...

Con "digitatore" intendevo "giornalista". M'è venuta criptica, quella cosa llì, 'nzomma...

6:51 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

A Leo comme diggitatore me piaci parecchio... come radiatorista (ihihih) non saprei...
ma non potevi continuare entrambi?
sai com'è? da coscia nasce coscia... eppoi a mme gianni Naso mi è sempre stato antipatico.... :(

1:04 AM  

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